L’Agenzia delle Entrate Avverte sui Tentativi di Estorsione Legati al Trading Online e alle Criptovalute

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L’Agenzia delle Entrate ha emesso un comunicato il 25 settembre per mettere in guardia i contribuenti riguardo ai tentativi di estorsione che coinvolgono il trading online e le criptovalute. L’ente istituzionale ha chiaramente dichiarato che non contatta i contribuenti attraverso SMS, WhatsApp o chiamate per richiedere pagamenti relativi alle imposte sulle criptovalute o sulle transazioni di trading online.

Questi tentativi di estorsione costituiscono una truffa che sfrutta l’immagine e la reputazione dell’Agenzia delle Entrate per scopi fraudolenti. L’Agenzia stessa ha messo in chiaro questa situazione nel comunicato del 25 settembre, invitando i cittadini a rimanere vigili di fronte a questa campagna fraudolenta in corso.

Comunicato Agenzia delle Entrate: Nessuna Richiesta di Pagamento tramite SMS

Chiamate e messaggi, inclusi quelli su WhatsApp, che richiedono il pagamento delle imposte sulle criptovalute o sul trading online e che dovrebbero essere considerati sospetti, provengono sia da numeri italiani che da numeri stranieri, come quelli con il prefisso +44 del Regno Unito.

Questi tentativi di estorsione potrebbero essere accompagnati dall’invio di documenti che presentano una serie di segnali di allarme, tra cui l’uso del logo dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, errori grammaticali, di punteggiatura e di struttura del testo, minacce di coinvolgere un’organizzazione di recupero crediti e indicazioni di scadenza urgente.

L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato di non avere alcuna connessione con queste comunicazioni fraudolente e ha sottolineato che in caso di dubbi sulla loro autenticità, è possibile fare riferimento ai contatti reperibili sul sito istituzionale o all’ufficio territorialmente competente.

L’avviso include anche un esempio di comunicazione fraudolenta a titolo illustrativo.

In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate consiglia ai contribuenti di verificare attentamente qualsiasi SMS, chiamata o email sospetti e, se necessario, di consultare la pagina dedicata alla prevenzione del phishing o di rivolgersi direttamente all’Amministrazione finanziaria per chiarire qualsiasi dubbio.

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